ATTIVITA’ ESTIVE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
Premesso che durante il periodo estivo, sono numerose le attività relative ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza che vengono avviate, anche da privati, per accogliere minori in strutture o aree attrezzate offrendo attività volte ad organizzare il tempo libero in esperienza di vita comunitaria, con l’obiettivo di favorire la socializzazione, lo sviluppo delle potenzialità individuali, l’esplorazione e la conoscenza del territorio, svolgendo al tempo stesso anche una funzione sociale attraverso attività ricreative, culturali e sportive;
Che tali servizi estivi, le cui attività e le prestazioni sono caratterizzate dal rispetto dell’individualità di ogni utente, possono accogliere, tra gli altri, anche minori disabili garantendo servizi sempre più qualificati anche per la specifica professionalità degli operatori impiegati;
Che la normativa regionale del Lazio è nel complesso carente e lacunosa in materia, in quanto disciplina solo in minima parte le suddette attività ed in particolare i “Centri Diurni” e i “Servizi per la vacanza”, con L.R. n.41/2003, D.G.R. n.1304/2004 e D.G.R. 125/2015, riferendosi a delle strutture di sostegno, di aggregazione di tipo aperto, rivolte alla generalità degli utenti e che sono finalizzate all’integrazione sociale. Strutture che si riferiscono ai sensi della L.R. n.41/2003 a servizi socio assistenziali; ;
Che al fine di poter fornire dei punti di riferimento si rende necessario precisare quanto segue:
- le associazioni sportive possono effettuare le proprie attività sportive per i propri iscritti nelle adeguate strutture;
- le associazioni ricreative con fini ludico-ricreative non a scopo di lucro possono effettuare le attività rientrati nelle proprie finalità nelle adeguate strutture;
- inoltre, possono essere attivati anche progetti nel rispetto e nell’ambito delle finalità della L.285/1997;
Nel caso il soggetto privato voglia avviare l’attività nell’ambito della L.R. n.41/2003 sarà tenuto ad ottenere la relativa autorizzazione, inoltrando la domanda con la necessaria documentazione prevista dalla suddetta L.R. 41/2003, D.G.R. n.1304/2004 e D.G.R. 125/2015, direttamente al SUAP del Comune di Palestrina, mediante il relativo sistema informatico.
L’attività di somministrazione di pasti, qualora ammissibile, è soggetta a SCIA sanitaria, da inoltrare alla ASL per il tramite del SUAP.
Si ricorda che le suddette attività dovranno essere svolte nel rispetto delle “Linee Guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini e adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19”, contenuto nell’allegato 8 del DPCM 11 giugno 2020 e nell’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio 25 giugno 2020, n.Z00049;
Dell’inizio dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza ne dovrà essere data comunicazione di avvio attività entro tre giorni al Comune e alla Asl RM5 – Dipartimento di Prevenzione Direzione UOC ISP – sisp@aslroma5.it, utilizzando il modello Allegato A (di cui all’Ordinanza del Presidente della Regione Lazio 25 giugno 2020, n.Z00049)
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